Quando si parla di ritocco, si intende la parziale rifinitura di graffi occasionali che possono presentarsi a seguito del montaggio. Per qualsiasi sistema attuale di rivestimento, sono a disposizione relative vernici di ritocco. Si prega di osservare quanto segue prima di iniziare i lavori:
A causa dell’elevata umidità dell’aria e alla presenza di elementi aggressivi (per es. cloro) negli spazi interni delle piscine, si devono applicare, per le costruzioni in acciaio, particolari requisiti. In ragione al particolare clima interno si raccomanda l’impiego del sistema di rivestimento Colorcoat HPS200 Ultra® con uno spessore di 200µm (idealmente sui due lati) Questo sistema di rivestimento supera la massima classe di resistenza alla corrosione RC5 e la massima classe di resistenza per le applicazioni interne aggressive CPI5 secondo EN10169.
Inoltre, occorre osservare che, oltre a selezionare il sistema corretto di rivestimento, si devono anche adottare ulteriori misure edili, come per es. la sigillatura degli spigoli di taglio e la chiusura a tenuta d’aria di tutti i giunti longitudinali e trasversali mediante nastri isolanti. Per i profilati trapezoidali con perforazione acustica valgono regole differenti.
Non esitate a contattarci al riguardo. I nostri collaboratori sono volentieri a Vostra disposizione.
Lo sfarinamento, la perdita di lucentezza e la modifica della tonalità di colore si verificano a seguito di una lunga esposizione agli agenti atmosferici e influiscono sull'aspetto esteriore delle superfici preverniciate degli elementi costruttivi.
Lo sfarinamento del colore può essere notevolmente ridotto utilizzando sistemi di rivestimento di alta qualità. Un semplice rivestimento in poliestere ad esempio subisce lo sfarinamento in modo chiaramente più rapido rispetto a un rivestimento di alta qualità Colorcoat PRISMA® che si distingue per la sua elevata resistenza ai raggi UV e alla corrosione.
Lo sfarinamento si riconosce dalla superficie biancastra opaca dei rivestimenti. Sfregando leggermente, ad esempio con un dito, rimane sul rivestimento un residuo biancastro. Questo residuo è composto da resti di polimeri disgregati e materiali di riempimento chiari. Lo sfarinamento non deve essere confuso con lo sbiadimento. Lo sbiadimento consiste in una perdita di colore di un pigmento. Lo sfarinamento, al contrario, indica la distruzione della struttura connettiva dello strato di vernice organico.
Eliminando lo sfarinamento delle parti verniciate con un’accurata pulizia e con un successivo trattamento come per le vernici delle automobili la vernice sarà di nuovo più scura riavvicinandosi alla precedente tonalità di colore.
Purtroppo non esiste alcun metodo di produzione senza tolleranze; pertanto anche la ripetuta produzione di colori della stessa tonalità e assolutamente identici non è tecnicamente possibile. La scala RAL non specifica limiti al di là dei quali una tonalità di colore RAL non è più tale.
Il registro RAL o le schede RAL in esso contenute non riportano alcuna tonalità esatta di colore. Una scheda RAL non può pertanto essere utilizzata come riferimento per stabilire differenze di tonalità di colore e può essere utilizzata solo come filo conduttore.
Tonalità di colori identiche tra loro su fondi diversi, come ad esempio plastica, legno, metallo, appaiono diverse, in particolare a causa delle differenti rugosità, del tipo di materiale, dell’intensità e dall’incidenza della luce. Allo stesso modo, incidono i diversi processi di applicazione, come la verniciatura in continuo, a spruzzo oppure l’applicazione a pennello o a rullo nonché le diverse basi di vernice.
La valutazione della differenza di tonalità dei campioni con variazioni di colore ridotte comporta spesso, a dipendenza di che le esamina, giudizi diversi. La chiarezza si ha solo se si descrivono in modo esatto le differenze di tonalità ancora ammesse oppure se si stabilisce non uno bensì due campioni – i cosiddetti "campioni limite", tra i quali dovrà trovarsi l’esecuzione concordata.
All'interno di una superficie chiusa, dovrebbe essere presente una tonalità di colore per lo più uniforme; nel caso di superfici tra loro trasversali o separate mediante giunti, profili ad angolo ecc., le differenti tonalità dello stesso colore non sono, nella maggior parte dei casi, fastidiose e, pertanto, non costituiscono un difetto.
Vi facciamo presente e per tutte le tonalità di colore che nel caso di utilizzo di partite diverse di materiale sono possibili, nelle tolleranze, leggere differenze di tonalità e che devono essere accettate. In caso di dubbi, consigliamo sempre di effettuare l'ordine del materiale in un unico lotto di produzione. La Montana Sistemi di Costruzioni SA non si assume alcuna responsabilità per le differenze di colore tra i prodotti Montana come pure tra i prodotti della Montana e quelli di altri produttori. Questo vale per tutti i colori e tutti i prodotti preverniciati. Nel caso devono essere combinati tra loro diversi prodotti consigliamo di effettuare una selezione dei campioni di colore.
Con l’impiego di colori metallizzati come pure di colori di tonalità chiare, quindi poco coprenti, si dovrà tener conto e accettare, nel caso di diverse forniture, differenti tonalità di colore.
Gli elementi dell'involucro dell'edificio possono essere impiegati per la stabilizzazione dell'edificio nel suo complesso o di singoli elementi strutturali. In particolare si può fare a meno di configurare delle controventature, se al loro posto si utilizza, per i campi interessati alla resistenza delle forze di deformazione o taglio, i profili trapezoidali. La statica dei campi di deformazione (taglio) interessati con i profilati trapezoidali, come pure tutti i collegamenti e fissaggi devono essere sufficientemente dimensionati e dimostrati.
I valori delle zone di resistenza al taglio (deformazione) per i nostri profili trapezoidali SWISS PANEL® sono a vostra disposizione. Gli elementi portanti a rischio stabilità possono essere allo stesso modo stabilizzati mediante copertura con profili trapezoidali ed elementi sandwich.
Non esitate a contattarci. Vi forniremo con piacere documenti dettagliati utili a tale proposito.
Gli scricchiolii si presentano soprattutto a seguito di irraggiamento solare, oppure in caso di raffreddamento di elementi strutturali leggeri in metallo del tetto o delle pareti, anche se gli elementi strutturali stessi presi singolarmente non producono scricchiolii.
A causa del fissaggio stabile, mediante viti, degli elementi costruttivi sulla sottostruttura, si generano sollecitazioni termiche che sono compensate per la deformazione, scorrimento o, in caso di forte attrito tra l’elemento costruttivo e il supporto, con un brusco spostamento che provoca rumore.
In caso di sistemi strutturali multistrati, come ad esempio un sistema di copertura a due strati metallici, le differenti sollecitazioni termiche tra lo strato esterno e quello interno possono essere assorbite con una struttura intermedia flessibile quali profili leggeri a Z; in questo modo gli scricchiolii saranno ridotti notevolmente e appena percettibili.
Per elementi sandwich con nucleo in PUR/PIR e rivestimento metallico abbiamo, per contro, un collegamento tra lo strato esterno e quello interno “resistente al taglio”. In questo caso l’assorbimento interno delle tensioni risulta ridotti con conseguenti rumori più frequenti. La massa ridotta della lamiera esterna dell’elemento sandwich si riscalda e si raffredda velocemente con conseguente fenomeno di dilatazione o di ritiro.
Nel caso di sistemi costruttivi economici di coperture e pareti in strutture industriali o per impianti sportivi gli scricchiolii non sono quindi eliminabili in modo sicuro e devono dunque essere considerati normali e non rappresentano alcun difetto.